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LUCI DI CARNI
// RESIDENT AUTHORS
REPERTOIRE

AMINA AMICI

LUCI DI CARNI

  • Luci di carni is a creation for five interpreters drawing on suggestions connected to the work of Michelangelo Merisi, universally known as Caravaggio.

    Light. Shadow. And light again, light even in the shadow, through the volume of the bodies, their intensity and concrete reality.

    Light in the history of forgotten bodies, common bodies, now in the limelight as they are.

    Light and flesh, indeed.

    Caravaggio begins his revolution in stillness and meditation. In his work, he brings the viewer closer, placing his subjects in a "non-place", from nowhere: the extreme evidence of what is depicted leaps into the foreground. It seems, at times, that they appear from the darkness of the scene.

    Bodies “exist” and then fade off, only to appear again in their concreteness in a game of volumes, bare bodies, germinal flavors that cut, sway and seek in the drunken air to catch their own shameless nudity, moments that spread in risk and absence.

    From a continuous and dense movement, dualities emerge and crop up, such as: animality and technique, ephemeral and seduction, light and shadow.

    Beauty, language. Merisi's hands on the canvas: the body / hand, towards.

    Those hands: I wish, I want to get them out of there.

    The protagonists of Caravaggio’s canvas appear to us as much plastic and full of life, as mysterious and obscure the theatres of his personality remain for us.

  • progetto e coreografia / project and choreography Amina Amici | creato con e interpretato da / created with and interpreted by Chiara Guglielmi, Andrea de Luca, Riccardo Micheletti, Cinzia Sità, Amina Amici | consulenza drammaturgica / dramaturgical advice Carlotta Scioldo | musiche originali / original music composed by Bruno de Franceschi | disegno luci / light design Tommaso Contu | collaborazione alla scenografia / collaboration to the scenography BATNA Studio | cura della produzione / care of production Valentina Tibaldi | segreteria di produzione / production assistant Maria Elisa Carzedda | produzione / production Zerogrammi | con il contributo di / with the contribution of HOME Centro Creazione Coreografica – progetto residenze Dance Gallery Perugia, Workspace Ricerca X, Research & Dramatury, Lavanderia a Vapore | con il sostegno di /with the support of Regione Piemonte, MIBAC


    Un ringraziamento a Francesca Cinalli per aver contribuito alla nascita e alla vita dello spettacolo / A thanks to Francesca Cinalli for contributing to the birth and life of the performance

  • LUCI DI CARNI // MAKINGOF
    FOTO
    LUCI DI CARNI // MAKINGOF
    PH. S. MAZZOTTA
    LUCI DI CARNI // making of
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    LUCI DI CARNI // making of
    LUCI DI CARNI // teaser
    VIDEO
    LUCI DI CARNI // teaser
    LUCI DI CARNI // IN SCENA
    FOTO
    LUCI DI CARNI // IN SCENA
    PH. S. MAZZOTTA
  • Corpi che appaiono e poi sfumano per poi apparire di nuovo.

    Corpi spogli, sapori germinali, che tagliano, ondeggiano, ricercano nell’aria ubriaca la cattura del proprio corpo nudo. Sembra che si annusino come fanno i lupi per riconoscersi. I lupi, cultori della sensualità, delle sostanze tangibili e corporali, in una marca di odori e terre vibratili in cui figure e forme non hanno perimetro, vivono tra luce e ombra momenti che si irradiano nel rischio e nell’assenza. Spruzzi di “carni”, tra un brulicare di fantasmi, presentano la fonte luce.

    Macchie scintillanti si esibiscono in un sol ritmo sciogliendosi, come in un vortice, incidendo come tagli sulla tela. Il flusso di “carni” continua in un susseguirsi di fotogrammi, dove l’accadimento rituale del vestirsi e svestirsi indica il nuovo.

    Ritmi di passi più sicuri. I segni transitano nello spazio e nel tempo per definire e dichiarare ciò che siamo e volgiamo essere. Ognuno sceglie un luogo. Fermi come in un quadro delimitano un fulcro fruibile e colmabile di loro e nostre istanze. Gli sguardi sono per noi, gli occhi ci guardano, la musica bellissima, sorge e fa risorgere, mette in piedi, innalza.

    Si sente ineffabile la presenza della notte e del giorno, della fine e dell’inizio in un crescendo di significati, luci e ombre, dove l’essere si scopre nudo dinanzi alla vita.

    Anna Maria Clementi


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