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PUNTO DI FUGA

ZEROGRAMMI + DIALOGUE DANCE

PUNTO DI FUGA

  • PUNTO DI FUGA costituisce la prima tappa e prologo del più ampio progetto dedicato al TIESTE, opera del tragediografo Seneca. Quella che può considerarsi la più dura e spietata delle tragedie dell'autore latino diventa il pretesto per affrontare, in danza, il tema dell'abuso di potere, del desiderio portato all'eccesso, dell'assoluta licenza della morale che sovente si manifesta nei rapporti fra individui di fronte all'allettante banchetto della proprietà. Qui la narrazione si apre su uno spazio vuoto e silenzioso, in costruzione, modulare, geometrico, come una sorta di Monopoli con edifici e vie ancora da costruire e conquistare, una scacchiera che è svelata a progressivamente, con ruoli e poteri ancora da distribuire. Quattro “loschi” personaggi. Ai quattro vertici di questo spazio vergine, fanno il loro ingresso. Sembrano, ognuno a suo modo, volerne rivendicare la proprietà, contenderlo centimetro per centimetro. Prendono misure, analizzando tattiche e possibilità, testando la forza altrui e studiando personali strategie di sopraffazione, per ottenere, accaparrare, esercitare Potere. Ognuno degli incontri che seguono tra questi re potenziali è un vano tentativo di convivenza che sfumerà miseramente di fronte alla semplicità priva di sacrificio della prevaricazione. L'esercizio del potere a discapito dell'altro rivela in essi incapacità di condivisione e dialogo,incapacità di mettere in discussione il proprio punto di vista per andare incontro al diverso, difficoltà a spezzare e dividere la proprietà per donarne una parte e ottenere qualcosa in cambio che potrebbe scalfirli, indebolirli, cambiarli. Il PUNTO DI FUGA recitato dal titolo, in prospettiva quel punto verso cui linee parallele sembrano convergere, intende esprimere questo paradosso, questa “finzione”, l'impressione che sia possibile toccarsi, avvicinarsi gli uni agli altri prima o poi, in modo da favorire l'incontro e il difficile dialogo delle differenze, una questione aperta in occasione dell'anno di dialogo culturale Italia-Russia, grazie al quale si realizza questo progetto creativo.

  • una creazione di e con / a creation by and with Evgeny Kulagin, Emanuele Sciannamea, Ivan Estegneev, Stefano Mazzotta | progetto coreografico e disegno luci / choreographic project and light design Stefano Mazzotta | produzione / production Zerogrammi, Fondazione TPE-Teatro a Corte (Italia), Dialogue Dance, Centro Danza Contemporanea e Performance TSEKH (Russia) | con il sostegno di / with the support of Regione Piemonte, MIBAC | in collaborazione con / in collaboration with STANTSIA Art Venue (Russia) | progetto realizzato nell'ambito del programma di scambio culturale / project realized in frame of the cultural program ITALIA RUSSIA 2011

  • (...) Apre al futuro il premio al miglior spettacolo di danza contemporanea, assegnato a “Punto di fuga”, co-produzione tra Italia e Russia che nell’anno 2011 dello scambio tra i due Paesi ha visto la collaborazione delle giovani formazioni Zerogrammi di Torino e Dialogue Dance di Kostroma. Proprio nella città russa nel febbraio 2011 sono arrivati Emanuele Sciannamea e Stefano Mazzotta, danzatori e coreografi originari del Sud Italia, formatisi alla prestigiosa Scuola Paolo Grassi di Milano, emergenti con il loro agile ensemble. I 25° gradi sottozero dell’inverno russo e la conoscenza di poche parole della lingua di Pushkin non li hanno scoraggiati e insieme a due performers della Dialogue Dance hanno dato vita a “Punto di fuga”, pièce al maschile che tra forza e ironia reinterpreta il “Tieste” di Seneca. Applaudito in inverno a Kostroma e in estate a Torino al festival Teatro a Corte, il neopremiato “Punto di fuga” racchiude il pensiero dei quattro giovani: “l’incontro, e dunque il confronto, è l’unica reale ricchezza degna di conquista.

    V. Bonelli, Russia Oggi


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