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MOMENTO
// ZEROGRAMMI
IN SCENA

STEFANO MAZZOTTA

MOMENTO

  • Momento costituisce il primo capitolo del più ampio progetto coreograficoIl racconto dell’isola sconosciuta, liberamente ispirato all’omonima opera di José Saramago. La creazione si inscrive all’interno di un percorso di ricerca artistica intorno al tema della memoria, del tempo, del suo scorrere e della condizione emotiva e sociale che questa relazione innesca. Questo specifico primo capitolo di studio concentra la propria ricerca sul rapporto con il tempo presente, sulla condizione sospesa e incerta che traghetta le nostre esperienze e memorie verso i desideri futuri e le speranze di la da realizzarsi. Ciò che siamo è la somma di tutte le nostre esperienze, avvenimenti, emozioni vissute, delle conoscenze che abbiamo accumulato e delle lezioni che abbiamo o non abbiamo imparato, è una profondità che dimora sotto la pianta dei nostri piedi. Eppure la vita non è altro che un eterno presente e l’esistere è cosa dell’istante: il Goethiano Augenblick, il “momento” presente in un’assetata ricerca di senso, in uno spazio liquido metamorfico che è superficie fin dove i nostri occhi possono vedere, mentre fluttuiamo come isole sul passato sotto di noi che è sommerso sotto il mare del tempo.


    Ci prendono per navi e siamo isole.

    Intricate, deserte, che tesori

    possiamo offrire a quelli che non giungono?

    La nostra costa è dura. Il nostro faro

    di voce anziché luce

    non attira, spaventa

    e nessun marinaio perduto nella notte

    toccherà le spiagge nostre dove ancora

    fanno male le orme di quel naufrago

    che sapeva del nostro deserto.

    La notte, ogni notte, ci promette e ci nega

    la strada del ritorno, il tornaviaggio,

    l’amore che ci salvi da noi stessi

    e la parola che sia detta per sempre.

    Ci sono in noi alberi senza nome

    stanchi di far ombra e crescere da soli.

    Coloro che non partono ma soffrono

    di sete di scogliera, amano i porti,

    salpano nel sonno, cercano un’altra sete

    per appagare la prima, ci osservano,

    ci vedono come navi, felici.

    Siamo isole.

    Juan Vicente Piqueras

  • un progetto di / a project by Stefano Mazzotta | con / with Amina Amici, Stefano Mazzotta | disegno luci / light design Tommaso Contu | collaborazione alla drammaturgia / collaboration to the dramaturgy Silvia Battaglio | cura della produzione / care of the production Valentina Tibaldi segreteria di produzione / production assistant Maria Elisa Carzedda | produzione / production Zerogrammi | in collaborazione con / in collaboration with INTERCONNESSIONI 2021/Tersicorea_Cagliari | con il sostegno di / with the support of TAP_Torino Arti Performative, Regione Piemonte, MIC_Ministero della Cultura | creazione realizzata con il contributo di / creation realized with the contribution of SWANS NEVER DIE_un progetto ideato da / a project by Lavanderia a Vapore – Centro di Residenza per la Danza (Fondazione Piemonte dal Vivo, Coorpi, Didee Arti e Comunicazio- ne, Mosaico Danza, Zerogrammi) in collaborazione con / in collaboration with Operaestate Festival Veneto e Centro per la Scena Contemporanea CSC Bassano del Grappa, Triennale Milano Teatro, Fondazione Teatro Grande di Brescia, Festival Bolzano Danza – Fondazione Haydn, Il Cassero LGBTI Center – Gender Bender Festival, Mnemedance, Università degli Studi di Torino – Corso di laurea in DAMS

  • MOMENTO // IN SCENA
    FOTO
    MOMENTO // IN SCENA
    PH. A. MACCHIA, F. ZEDDA
    TALK with DANCE // Swans never die // intervista a Stefano Mazzotta
    VIDEO
    TALK with DANCE // Swans never die // intervista a Stefano Mazzotta
  • Di sapore romantico, ispirato a “Il racconto dell’isola sconosciuta” di Josè Saramago, “Momento”, primo capitolo di una ricerca di Zerogrammi, coreografia di Stefano Mazzotta, in scena con Amina Amici, lascia intravedere un bisogno di legame, di tenerezza, colmo di pudore, reticenze, gesti che sfiorano, mani che si avvicinano. Totale l’accordo nella danza, morbida, delicata, passi comuni, una concordia profonda, un affiatamento nello stesso tempo evidente e segreto.

    Valeria Ottolenghi, La Gazzetta di Parma


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