// AUTORI ASSOCIATI
IN SCENA
PRISCILLA PIZZIOL + EDOARDO SGAMBATO
AMELIA
Amelia è un elogio alla fragilità, un invito a immergersi nella dimensione del ricordo e a lasciarsi attraversare dal senso di vuoto che deriva dalla sua perdita. (Priscilla Pizziol)
Due corpi abitano una sedia sola; raccontano la storia di una vita insieme, condividendo la propria solitudine e cercando di trattenere vissuti, mondi e tempi passati. Il (non) racconto prosegue per frammenti confusi; un flusso costante di memorie - e non memorie - a cui i due personaggi tentano di aggrapparsi. I corpi si sfiorano, si incastrano, si sostengono e si aggrappano l’uno all’altro, nel tentativo di trattenere il ricordo, di non perdere quei piccoli gesti all'interno dei quali riconoscere se stessi. La storia si muove ipoteticamente in diversi spazi, ma in realtà ne vive solo uno, la sedia. Un unico oggetto come punto di riferimento a cui tornare per ricomporre il proprio passato e capire il presente. La sedia esiste, respira, conosce ogni segreto; diventa il luogo capace di custodire confusioni e sentimenti. Nello spettacolo come nella memoria il tempo non è lineare; Il dispiegarsi dei ricordi si con-fonde con un presente in cui gesti, suoni, volti e luoghi si mescolano in un insieme sfocato di memorie. Lo spettacolo è liberamente ispirato all’indagine drammaturgica dell’opera teatrale e omonima opera cinematografica “The father” di Florian Zeller. L’intento del progetto è quello di dar vita ad un esperimento narrativo in cui vengono manipolati corpo, tempo e spazio; un’esperienza, condivisa tra attori e spettatori, nel dolore nostalgico dell'assenza. Un dialogo tra solitudini, ma con una voce all’unisono che cerca di sfuggire alla perdita: dell’altro, della memoria, del senso.
un progetto di e con/a project by and with Priscilla Pizziol, Edoardo Sgambato | costumi/costumes Mariangela Di Domenico | musiche originali e sound design/original music and sound design Walter Laureti | produzione/production Zerogrammi | con il sostegno di/with the support of MIC Ministero della Cultura, Regione Piemonte, TAP Torino Arti Performative